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Oggi grande festa nella nostra chiesa per la Prima Comunione di Thomas Banello, Giacomo Canciani e Samuele Pizzamiglio. Sono presenti anche i bambini di Villanova che animano la liturgia. È una festa che chiama tutta la comunità per condividere momenti di gioia e di fraternità.

“Voi sarete miei testimoni... fino ai confini della terra” dice Gesù prima di salire in cielo, cioè prima di sparire dallo sguardo dei suoi discepoli. Nell'antica lingua greca, “testimoni” si dice “martires”, e all'inizio con questo termine venivano indicati coloro che lo avevano visto, toccato e ascoltato, prima e dopo la sua risurrezione. Costoro erano stati inviati nel mondo a testimoniare che Lui era veramente risorto. In seguito “martires” furono chiamati quanti, vittime delle persecuzioni, versarono il sangue per testimoniare la loro fede nel Risorto. Anche noi siamo chiamati a essere “martires”, cioè a testimoniare coi fatti la nostra fede.

Nel Museo Paleocristiano di Aquileia, in un bassorilievo, così sono raffigurati Pietro e Paolo: il contrasto fra le loro idee sulla salvezza dei non ebrei appare in tutta la sua forza. Sarà vincente la teoria di Paolo e Pietro riconoscerà il suo errore.

L'amore, la carità cristiana, è il cuore del Vangelo ed è particolarmente delineato nel Vangelo di Giovanni. Anche se la nostra società in alcuni casi lo strapazza, esso resta sempre la bandiera emblematica del cristiano. C'è oggi una varietà d'amore: l'amore ballato, l'amore comprato, l'amore tradito, l'amore contrabbandato ... tutte deformazioni: e nessuna di queste può sostituire la forza dirompente della carità, dell'amore cristiano. Lo proclama Cristo stesso: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.

Domenica 25 Aprile, il direttivo dell’A.P.S. Medeuzza, ha organizzato la seconda gara sociale del 2010. La competizione si è svolta in un lago a Castions di strada, dove abbiamo trovato uno splendido specchio d’acqua circondato dal verde intenso degli alberi e una gran tranquillità. Sotto una tenda, ci aspettavano le griglie accese, pronte a soddisfare i palati più raffinati, e li vicino, una tavola adibita a bar, dove già dal primo mattino si poteva assaporare dell’ottimo caffè. La splendida giornata che si preannunciava all’alba, si è dimostrata all’altezza delle classiche giornate di fine Aprile.

L'immagine del Cristo pastore è profondamente radicata nel nostro immaginario religioso. Ma non solo: la metafora pastorale è molto presente nelle Scritture giudaico-cristiane. "Pastore" era sinonimo di "re". Ogni monarca, infatti, è pastore di popoli come l'uno che guida e rappresenta i molti, garantendone il benessere o il malessere a seconda che pratichi la giustizia o l'ingiustizia. Ai re spettava l'insensata o tragica opzione della guerra. Questa ha prodotto nella storia massacri inenarrabili. Chiunque lamenti catastrofi che colpiscono e uccidono l'innocente dovrebbe anche considerare l'incalcolabile numero di morti prodotto non da cataclismi imprevedibili ma dalla sola follia umana.

Domenica 18 aprile il gruppo alpini di Ruda ci ha ospitato alla loro gara di pesca alla trota. Da oltre quindici anni il gruppo di Medeuzza partecipa con grande entusiasmo a questo appuntamento che ormai è diventato un classico imperdibile per tutti gli alpini e simpatizzanti del nostro gruppo. Negli anni abbiamo più volte dimostrato il nostro carattere, ottenendo degli ottimi piazzamenti, sia individuali che di squadra, per non parlare della più ambita targa 1° Alpino classificato, che per ben sei volte (o forse più, ne abbiamo perso il conto) è stata vinta dai nostri pescatori. Negli anni passati in questa occasione si faceva tardi (molto tardi) e fra bicchieri e canti con gli amici di Ruda, e non solo, si rientrava a Medeuzza allegri e felici, consapevoli di aver lasciato una bella immagine del nostro gruppo. Anche per questo siamo sempre i benvenuti. Tuttavia gli anni passano e gli impegni famigliari (e l’età) non permettono più di fare le "baraccate" degli anni addietro, ma comunque la nostra bella figura la facciamo sempre e gli amici di Ruda ci aspettano ogni volta a braccia aperte. Questa volta non ci è andata molto bene ma di sicuro non abbiamo perso la voglia di rimetterci in gioco il prossimo anno. Ciao e W gli Alpini!

Sabato 17 Aprile, al “Foladôr” di Villanova, si è svolta la classica cena organizzata dall’Associazione Ricreativa di Medeuzza, dove è stata invitata tutta la gente che lavora nella “Fieste dal paîs“. Eravamo quasi in sessanta, compreso qualche ospite, e il nostro amico Massimo ci ha deliziato con il suo menù ricco e abbondante. Purtroppo qualcuno non è potuto venire, ma può sempre recuperare questa estate in sagra (naturalmente dopo averci aiutato) facendo festa assieme a noi alla fine delle serate. L’incontro è stato simpatico e cordiale, e non poteva mancare la classica lotteria che i buontemponi Gianni e Fabio hanno così piacevolmente colorato. Il bel discorso del presidente Rudy Bergamasco, ha toccato i cuori di tutti i commensali, che sicuramente non mancheranno di ripagarlo accettando l’invito a rimboccarsi le maniche già dai primi di luglio, quando ci si ritroverà nel parco festeggiamenti per i preparativi alla sagra di quest’anno. Naturalmente, chiunque abbia voglia di partecipare al lavoro che questo gruppo di giovani, e meno giovani, sta così ben concretizzando, è il benvenuto e di certo non si pentirà. Un saluto a tutti e a presto.

Stiamo arrivando Bergamo! Finalmente fra meno di un mese e precisamente il 8 ed il 9 Maggio ci sarà l'Adunata, quest'anno saremo veramente numerosi. Partiremo con 6 camper e monteremo anche una tenda dovremmo essere circa una quarantina di persone che partiranno per Bergamo. Qualcuno partirà giovedì 6 maggio il pomeriggio qualcunaltro giovedì sera altri ancora il giorno dopo, ma tutti ansiosi di partire. Speriamo che il tempo ci assista e se pioverà, pazienza; non saranno quattro gocce di pioggia a fermare la grande festa alpina. Viva gli alpini!

L'esperienza della Pasqua porta libertà interiore, ci conduce a riconoscere che la salvezza è dono, ci giunge dal Signore Gesù, perché possiamo annunciare il suo Nome a tutti. Essere inseriti nella risurrezione significa donare se stessi agli altri. Gesù che appare e offre ai discepoli un pasto preparato da lui stesso è un'immagine eloquente dell'amore cristiano: è infatti simbolo dell'offerta di sé che il Risorto fa ai suoi discepoli, stabilendo una comunione che deve irradiarsi nel mondo. Questo messaggio concreto viene ogni domenica dalla eucaristia: segno visibile di quello che è il regno di Dio inaugurato in Gesù.