Dalla Bolivia don Arturo ci scrive

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Caro don Carlo, Buon Natale a te, al gruppo delle adozioni e a tutti i miei paesans. Aggiungo un flash di vita vissuta tre giorni fa, mentre stavo preparando una riflessione sul Natale: Aveva per tema: “Il senso vero del Natale”.... il Natale di Cristo ci aiuti a tener viva la fiamma del dono ricevuto e ci aiuti a viverlo con serietà di vita, sullo stile di Don Bosco, senza “guardare indietro”, senza fermarci di fronte alle difficoltà che si incontrano in ogni angolo della strada. Pensa, Don Carlo: due giorni fa mi invitarono a visitare una famiglia dove viveva un povero giovane vittima di un incidente, per il quale corre il rischio di perdere la capacità di camminare. Poco fa sono andato di nuovo a visitarlo. Più passa il tempo più prende corpo il rischio ... Ha bisogno di due operazioni costose, (sopra i 1.500 dollari). Una cifra impossibile per la famiglia, vivono soli, madre e figlio. Vengono dal campo (dalla foresta). Non hanno una lira. Chi mi accompagnava era una giornalista della nostra RTV Ichilo. Aveva filmato un servizio per il nostro telegiornale della sera. Dal servizio ha stralciato tre foto. Fissano nell'ambiente di estrema povertà, il mio arrivo; la madre che mi apre la porta e, dentro, l'incontro con il giovane sdraiato su un materasso. Gli occhi del giovane esprimono la sfiducia di uno che non vede uscita per il suo caso. Mi fermai mezz'ora ascoltandolo, con il desiderio di dargli speranza. Ma ti accorgevi che lui pensava: "tanto per me non c'è uscita". Ma uscendo, ripresi la camionetta, sotto una pioggia fitta che aveva trasformato in fango tutto l'ambiente, mi sfogai in silenzio: “Signore, Signore non è giusto. Non è giusto lasciarlo cosi'. Dobbiamo e subito fare qualcosa. Signore aiutami a non fare il callo ... a non abituarmi alla sofferenza dei miei fratelli più poveri, di quelli che non contano ... Dammi occhi per vedere e forza per amare. Donami, Signore, la forza di essere, per questo giovane, un segno di speranza sicura.” AMEN. E, sotto lo scroscio di una pioggia fitta, rientrai con la sicurezza che questo giovane ha diritto di essere aiutato. Credo, Don Carlo, che questo sia Natale, festa della Speranza. Bon Nadâl! Certamente con una preghiera.

Questa settimana

  • Oggi pomeriggio, alle ore 14.00, rinnoviamo il simpatico rito della benedizione dei bambini. ( e dei genitori e nonni).
  • All'albo della chiesa possiamo vedere le tre fotografie di cui ci parla Don Arturo nella lettera che troviamo nella prima pagina di questo foglietto.
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