Non lasciatevi ingannare

Tre anni fa, commentando la raccomandazione di Gesù: “Guardatevi di non lasciarvi ingannare”, così scrivevamo: “Ingannare da che cosa? Soprattutto dall’apparenza delle cose, dai discorsi della televisione e dei giornali che prospettano una realtà che non esiste, dai falsi profeti soprattutto televisivi, che si atteggiano a novelli messia. Il discernimento è difficile oggi come ieri, e non è reso più semplice dal fatto che siamo apparentemente informati in tempo reale di tutto quello che succede nel mondo. In realtà, non abbiamo la possibilità di andare dietro la notizia, per capire le cause degli eventi, non possiamo accedere facilmente a mezzi di informazione veramente indipendenti dai vari politici di turno, e soprattutto non siamo informati di quello che avviene nella maggior parte dei paesi emergenti, o in via di sviluppo. La nostra pretesa di essere informati e quindi di sapere è un’illusione, di qui l’avvertimento di Gesù: -Guardate di non lasciarvi ingannare-”.
Sono passati tre anni ma il discorso è terribilmente attuale. Perché, nell'informazione e nei dibattiti c' è tanto spazio per i fatti di cronaca nera? Incidenti stradali, madri che uccidono i loro bambini, poliziotti che sbagliano, delitti in famiglia, sono sempre esistiti. Forse oggi gli italiani sono più assetati di sangue? O forse si parla di questo per nascondere altri argomenti più scottanti e più vicini alle tasche degli italiani? Perché ogni giorno nascono nuovi partitini e nuove alleanze politiche? Per il bene dell'Italia? C'è da dubitare. Come hanno fatto diversi perso-naggi della politica o dello spettacolo a diventare ricchissimi in poco tempo e sen-za lavorare? Qualcuno dovrebbe spiegar-celo. Perché ogni tanto si mettono in giro delle voci sulla fine del mondo? A chi interessa che il popolo sia terrorizzato e impaurito? E via domandando. Per noi ri-suona chiaro e pressante l'invito e la racco-mandazione di Gesù: “Non lasciatevi ingannare”, e ancora: “Non vi terrorizzate”. Paolo di Tarso è un esempio luminoso di come mettere in pratica queste raccomandazioni. Lui non è mai vissuto oziosamente, neppure quando era impegnato nella predicazione, lui mangiava il suo pane lavorando in pace e attendendo il futuro dalle mani del Signore.