La globalizzazione, quella buona e quella cattiva

Alvarez Alexander, Bertha Maria, Luis Carmelo, Ignacio Sosa, Marita Mendosa, Maria Eugenia Aramayo, Eliseo Oliva, Magdalena Flores, Jesus Anez, Anna Maria Ordiz: non sono i nomi di una squadra di calcio, magari sudamericana, sono i nomi di 10 bambini e bambine (presto saranno 12), che lo scorso 10 febbraio hanno ripreso la scuola in Bolivia, nella Parrocchia di San Carlos dove opera Don Arturo. Li vediamo con i loro amici, mentre giocano, nelle foto che recentemente Don Arturo ci ha inviato e che sono esposte sulla porta della chiesa. Possono comperare libri, quaderni, penne e anche la merendina grazie alla generosità dei bambini della 1° comunione del 2002, dei ragazzi di 2° media, di quelli di 3° media, del gruppo di preghiera e di altre famiglie di Medeuzza. Maurizio Buiani, un uomo originario di San Giovanni al Natisone, si trova in questi giorni a fare volontariato da Don Arturo. Lo ha invitato a visitare su internet la pagina Web di Medeuzza; il commento di Don Arturo è stato “Quasi mi ven un colp… a viodi le notizie di Midiuze… che progresso!” Anche questa è globalizzazione, (quella buona). La Bolivia è un paese naturalmente ricchissimo con un clima tiepido o caldo, un suolo fertilissimo per ogni genere di coltura, e un sottosuolo ricchissimo soprattutto di petrolio; ma tutto questo ben di Dio viene portato via dalle compagnie multinazionali. Anche questa è globalizzazione, (quella cattiva). Benedetti i gruppi e le famiglie che sanno aggiungere un posto a tavola per chi non ha neppure la tavola, che sanno mandare a scuola i propri figli e anche quelli dei genitori più poveri di loro. Rivive in questi gesti la tradizione antica, friulana, di aggiungere un piatto di minestra per il mendicante di turno che passava di casa in casa o per il figlio della vedova accolto e quasi adottato. Anche il maiale di Sant’ Antonio veniva ospitato e rifocillato. In questi gesti rivive e si incarna lo spirito più genuinamente evangelico, quello del pane moltiplicato, spartito e condiviso con tutti. Anche Medeuzza, nel suo piccolo, realizza la globalizzazione (quella evangelica, quella ottima).