Terremoto in Friuli 40 anni dopo

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Erano appena passate le ore 21 del 6 maggio 1976, quando un catastrofico terremoto di magnitudo 6,4 colpì il Friuli e l'intera regione Friuli Venezia Giulia. Gli effetti più distruttivi furono a nord di Udine lungo la valle del Tagliamento. Interi paesi furono rasi al suolo. Il terremoto causò quasi 1000 vittime, tremila feriti e 100mila persone furono costrette ad abbandonare le loro case. Il popolo Friulano forte e fiero non si lasciò abbattere, si rimboccò subito le maniche, ricostruendo ciò che l'Orcolàt distrusse. Fasin di bessôi, era il motto con cui i  terremotati ricostruivano piano piano, pietra dopo pietra le fabbriche, le case e le chiese. L'indelebile ricordo di questa sciagura, viene ricordato con numerose celebrazioni nei principali centri urbani distrutti dal sisma, con la presenza del presidente della repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello stato ha deposto una corona di fiori nel cimitero di Gemona, città che pagò un prezzo altissimo di vittime, ricordando lo splendido esempio di "dovere civico e d'alto senso di dovere" del popolo friulano.